Con "Storie di Partnership" FAAC ha intrapreso un viaggio alla scoperta delle realtà che, con competenza e passione, portano l’innovazione e la qualità delle nostre soluzioni sul territorio.
Il protagonista di questa nuova tappa è CEBI, che da oltre trent’anni è presente a Roma nel settore dell’automazione e della sicurezza.
Attraverso le parole di Mirko Cinelli, ingegnere e Technical Project Manager in CEBI, ripercorriamo l'inizio della collaborazione con FAAC e i progetti del futuro.
Un progetto che unisce lavoro, identità e famiglia
Nata nel 1992 dall’intuizione di Mario Cinelli, CEBI è cresciuta passo dopo passo fino a diventare una realtà solida e innovativa, specializzata in cancelli automatici, controllo accessi e impianti di sicurezza. Oggi la guida è passata ai figli Mirko e Alessia, che portano avanti con passione ed energia la tradizione familiare, unendo esperienza, innovazione e una forte attenzione alla qualità del servizio.
"Mio padre ha voluto fondare un’azienda capace di distinguersi per affidabilità e capacità di innovare – racconta Mirko Cinelli –. Anno dopo anno quell’intuizione si è trasformata in un progetto strutturato, radicato sul territorio e capace di anticipare i bisogni dei clienti”.
Oggi Mirko segue tutte le fasi del processo tecnico, dalla progettazione su CAD alla produzione in officina, fino al collaudo e all’installazione in cantiere. La sorella Alessia Cinelli, invece, è responsabile commerciale e marketing, e cura il rapporto con i clienti e le attività di comunicazione. “Portiamo avanti insieme un progetto che per noi non è solo lavoro, ma passione e identità familiare – sottolinea Cinelli – con lo stesso entusiasmo con cui era partito oltre trent’anni fa”.
L’inizio della partnership con FAAC
La collaborazione con FAAC nasce da una visione condivisa: proporre al mercato soluzioni di automazione innovative e di qualità. “Un esempio concreto è KIKO – spiega Cinelli – il nostro cancello pre-automatizzato, progettato per essere installato in un solo giorno. Fino a pochi anni fa, chi desiderava un cancello automatizzato doveva rivolgersi a più professionisti: fabbro, elettricista, muratore. Con KIKO abbiamo semplificato questo percorso, offrendo un prodotto monoblocco chiavi in mano, senza pensieri per il cliente”.
Il progetto, sviluppato originariamente da Mario Cinelli, ha rappresentato una vera svolta nel mercato: una soluzione completa, certificata secondo le normative vigenti e progettata in ogni dettaglio per evitare successive modifiche. A rendere KIKO ancora più innovativo è stata l’integrazione con le tecnologie FAAC: grazie alla piattaforma Simply Connect, il cancello si trasforma in un sistema connesso e smart.
“Con Simply Connect il cliente può aprire, chiudere e monitorare il cancello direttamente dal proprio smartphone, ovunque si trovi – aggiunge Cinelli – gestendo gli accessi, ricevendo notifiche in tempo reale e verificando eventuali anomalie. È un salto di qualità che unisce sicurezza, praticità e controllo, rendendo l’esperienza utente più semplice e completa”.
Innovazione, sicurezza e visione comune
La collaborazione tra FAAC e CEBI non è solo una partnership commerciale, ma una sinergia che guarda al futuro dell’automazione. “Quello che ci accomuna – osserva Cinelli – è la volontà di sviluppare soluzioni che non siano soltanto funzionali, ma anche intuitive e integrate. L’automazione di domani non potrà prescindere dalla connettività e dalla possibilità di gestire gli impianti in tempo reale. E insieme a FAAC vogliamo essere protagonisti di questa trasformazione”.
Con quasi 20.000 impianti già installati a Roma, CEBI guarda alle sfide future con entusiasmo e determinazione. “Il nostro obiettivo – conclude Cinelli – è continuare a crescere, puntando su soluzioni tecnologiche sempre più avanzate, connesse e semplici da utilizzare. In questo percorso, FAAC è un partner prezioso che ci consente di offrire ai nostri clienti un’esperienza d’uso che cambia davvero il modo di vivere l’automazione. Il futuro sarà fatto di sistemi intelligenti, capaci di garantire sicurezza e comfort: con FAAC siamo pronti ad accompagnare questo cambiamento”.
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